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REGOLAMENTO COMUNALE

PER L’ORGANIZZAZIONE E IL FUNZIONAMENTO DEL MUSEO ANTIQUARIUM DI SPILAMBERTO

Approvato con deliberazione del Consiglio Comunale n. 29 del 27/03/2017

 

Art. 1 – DENOMINAZIONE E SEDE

Il presente regolamento disciplina l’organizzazione e il funzionamento del Museo Antiquarium di Spilamberto (MO).

Il Comune di Spilamberto è titolare del Museo Antiquarium che raccoglie le collezioni di proprietà comunale e i materiali di proprietà dello Stato.
Il Museo espone e valorizza materiali archeologici rinvenuti nell’alveo del fiume Panaro sul territorio comunale e databili dal Paleolitico all’Età Moderna. Ha sede presso le sale del Torrione Medievale in Corso Umberto I n. 1 a Spilamberto (MO).

Il Museo è di proprietà del Comune di Spilamberto che lo ha istituito con deliberazione del Consiglio Comunale atto n. 61 del 29/09/1997.

Art. 2 – FINALITÀ E FUNZIONI

Il Museo è un’istituzione permanente senza fini di lucro, al servizio della comunità, aperta al pubblico, che ha in custodia, conserva, valorizza e promuove lo studio e la conoscenza delle proprie collezioni e del patrimonio culturale della città al fine di diffondere la conoscenza della storia, non solo a carattere locale e delle rilevanti risultanze archeologiche del territorio.
Il Museo si ispira ai principi enunciati dall’International Council of Museums e recepiti dalla Direttiva Regionale ai sensi dell’art. 10 L.R. 18/2000 sugli standard e obiettivi di qualità per biblioteche, archivi storici e musei (DGR 2003/309), che ne confermano il carattere stabile e l’orientamento a svolgere un pubblico servizio, salvaguardando, conservando e divulgando i beni che vi sono custoditi e le evidenze che insistono sul territorio di riferimento, promuovendone altresì la conoscenza e la fruizione come strumento di riappropriazione dell’identità collettiva e riconoscimento delle radici storiche della comunità di cui è espressione.

Il Museo agisce nell’ambito delle funzioni di indirizzo, programmazione e valorizzazione esercitate dalla Regione in materia di beni culturali, garantendo il raggiungimento e il mantenimento dei requisiti e standard di qualità stabiliti dalla Regione stessa.

Il Museo Antiquarium fa riferimento alla progettazione scientifica dell’Istituto per i Beni Artistici, Culturali e Naturali della Regione Emilia-Romagna e della Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara (SABAP-BO) – settore Archeologia, per quanto di competenza di ciascun ente..

Il Museo, nello svolgimento dei propri compiti, assicura la conservazione, l’ordinamento, l’esposizione, lo studio, la conoscenza e la fruizione pubblica delle sue collezioni, attraverso diverse e specifiche attività.
In particolare il Museo:
· incrementa il suo patrimonio attraverso acquisti, depositi, lasciti, donazioni di beni coerenti alle raccolte e alla propria missione;
· garantisce l’inalienabilità delle collezioni, salvo casi eccezionali che motivino l’alienazione e/o la cessione dei beni, nel pieno rispetto delle norme di tutela vigenti;
· preserva l’integrità di tutti i beni in consegna e comunque posti sotto la sua responsabilità assicurandone la conservazione, la manutenzione e il restauro;
· cura in via permanente l’inventariazione e la catalogazione dei beni, nonché la loro documentazione fotografica, secondo i criteri individuati dal Ministero per i beni e le attività culturali e adottati dalla Regione;
· sviluppa, a partire dalle collezioni, lo studio, la ricerca, la documentazione e l’informazione;
· assicura la fruizione dei beni posseduti attraverso l’esposizione permanente, prevedendo inoltre la rotazione delle opere in deposito e la loro consultazione;
· organizza mostre temporanee, incontri, seminari, convegni, corsi di aggiornamento;
· partecipa ad iniziative promosse da altri soggetti pubblici e privati con il prestito delle opere;
· svolge attività educative e didattiche;
· cura la produzione di pubblicazioni scientifiche e divulgative;
· apre al pubblico la biblioteca specializzata, l’archivio, la fototeca, la mediateca;
· promuove la valorizzazione del museo e delle sue collezioni;
· si confronta, collega e collabora con istituzioni e enti analoghi e livello locale, nazionale e internazionale;
· aderisce, nelle modalità previste dalla normativa, a formule di gestione associata con altri musei, in aggregazione territoriale o tematica.

Il Museo, nel rispetto delle norme che ne regolano l’attività, uniforma la sua attività a criteri di efficacia, efficienza ed economicità, con una particolare attenzione per la qualità dei servizi al pubblico. A tal fine, assicura il pieno rispetto degli standard di qualità stabiliti dalla Regione e dettagliati dall’Ente all’interno della Carta dei servizi.

Nell’ambito delle proprie competenze, il Museo:
· istituisce e favorisce rapporti di collaborazione con soggetti ed Enti pubblici e privati, finalizzati alla ideazione e realizzazione di progetti di studio, ricerca e valorizzazione dei beni culturali presenti sul territorio, con particolare riguardo ai rapporti con lo Stato rappresentato dalle Soprintendenze localmente competenti, con la Regione Emilia-Romagna nella sua articolazione operativa dell’Istituto per i Beni Culturali, con i Comuni e con le Università;
· promuove una proficua collaborazione con altri musei attraverso lo scambio di opere e di competenze;
· instaura una continuativa collaborazione con le scuole di ogni ordine e grado presenti nel territorio, per lo sviluppo di progetti congiunti finalizzati alla diffusione della cultura locale;
· stipula accordi con le associazioni di volontariato, onlus e fondazioni che svolgono attività di salvaguardia e diffusione dei beni culturali, ai fini dell’ampliamento, della promozione e fruizione del patrimonio culturale.

Art. 3 – PRINCIPI DI GESTIONE

Il Museo, che non ha personalità giuridica propria, costituisce un’articolazione organizzativa all’interno del Comune di Spilamberto.

Il Museo viene gestito direttamente con il personale dell’Ente per quanto attiene agli aspetti organizzativi, direttivi, gestionali ed economico-finanziari, per tutto quanto concerne gli aspetti scientifici e didattici, nel rispetto delle direttive fornite dalla Regione Emilia- Romagna – Istituto per i Beni Culturali e dalla Soprintendenza competente per l’archeologia, può avvalersi, in base alle specifiche necessità, di soggetti esterni, pubblici o privati, tramite apposita convenzione e/o contratto di servizio, ai sensi del D.Lgs 42/2004 (Codice dei beni culturali e del paesaggio) e in conformità alla normativa regionale in materia (L.R. 18/2000). In ogni caso viene assicurato un adeguato controllo in merito agli standard di qualità prescritti dalla Regione e recepiti dall’Ente.

La gestione del Museo rientra nella Struttura Cultura, Turismo, Sport e Biblioteca individuato dall’organigramma dell’Ente, le competenze gestionali spettano in linea generale al responsabile di tale unità organizzativa, secondo il vigente regolamento sull’ordinamento degli uffici e dei servizi, fatti salvi i compiti affidati al Direttore del Museo dal presente regolamento o da altri atti di natura organizzativa.

Organi di governo del Museo sono il Sindaco, il Consiglio comunale e la Giunta. Il Museo viene gestito in conformità ai programmi e agli indirizzi stabiliti dagli organi di governo, che assegnano agli organi gestionali gli obiettivi da raggiungere e le risorse necessarie (umane, finanziarie e strumentali).

Art. 4 – ORGANIZZAZIONE E RISORSE UMANE

L’organizzazione della struttura prevede che siano assicurati in modo adeguato e con continuità le seguenti funzioni fondamentali:
· direzione;
· conservazione e cura delle collezioni e del patrimonio museale;
· servizi educativi e didattici;
· sorveglianza, custodia e accoglienza;
· funzioni amministrative;
· funzioni tecniche.

Al Museo è garantita una dotazione stabile di personale con competenze e in quantità adeguate, ferma restando la possibilità di erogare i servizi, anche solo parzialmente, grazie a soggetti esterni, pubblici o privati, comprese le associazioni di volontariato, onlus e fondazioni, tramite apposita convenzione e/o contratto di servizio.

I profili professionali, i requisiti di accesso e le modalità di selezione del personale interno sono stabiliti dal regolamento sull’ordinamento degli uffici e dei servizi, in conformità alle norme di legge, agli standard museali, alla Carta nazionale delle professioni museali e ai profili specifici prescritti dalla Regione. Tali standard devono essere garantiti anche in caso di affidamento dei servizi all’esterno.

In ogni caso, e compatibilmente con le risorse disponibili, alcune delle funzioni fondamentali qui individuate potranno essere accorpate in capo ad una stessa figura professionale operante all’interno del Museo, garantendo tuttavia la massima coerenza tra funzione assegnata e competenza professionale. Per l’espletamento delle predette funzioni si può inoltre prevedere l’eventualità di forme di condivisione di figure professionali con altri musei in gestione associata.

Per svolgere compiutamente le sue funzioni il Museo può avvalersi anche di giovani del Servizio Civile Volontario Nazionale e/o di stagisti e tirocinanti provenienti da Facoltà universitarie il cui indirizzo di studi sia coerente con la missione e la natura del Museo. In tali casi l’apporto alle attività del Museo non può costituire un surrogato delle necessarie prestazioni professionali qualificate, bensì rappresenta un significativo momento formativo offerto ai giovani al fine di fornire loro un’occasione di esperienza diretta nel settore dei musei.

Per il miglior svolgimento dei propri compiti e per garantire un adeguato funzionamento del Museo, il personale è tenuto a un costante aggiornamento della propria preparazione; il Comune di Spilamberto provvede alle esigenze di formazione e aggiornamento professionale, favorendo la partecipazione alle iniziative di qualificazione e specializzazione.

Art. 5 – DIRETTORE DEL MUSEO

Il ruolo di Direttore viene assegnato, con atto del Sindaco, ad una figura professionale idonea, in relazione agli standard museali prescritti dalla Regione, individuata all’interno della struttura oppure acquisita all’esterno tramite incarico a termine o mediante convenzione con altro soggetto pubblico o privato. In particolare, è possibile affidare la gestione del Museo al soggetto responsabile di una struttura organizzativa a carattere sovracomunale.
Il Direttore, nel rispetto delle funzioni di indirizzo e di controllo svolte dagli organi di governo, è responsabile della gestione complessiva del Museo. In particolare, svolge i seguenti compiti:
1. concorre alla definizione del progetto culturale e istituzionale del Museo;
2. elabora i documenti programmatici e le relazioni consuntive, da sottoporre all’approvazione degli organi di governo;
3. provvede alla realizzazione delle iniziative programmate per la valorizzazione delle raccolte, sentito il parere della Soprintendenza in merito al materiale di proprietà statale;
4. coordina le attività di monitoraggio e valutazione delle attività e dei servizi, con particolare riferimento ai dati sulle presenze dei visitatori;
5. organizza, regola e controlla i servizi al pubblico, nel rispetto delle direttive regionali e degli standard di qualità fissati sulla Carta dei servizi;
6. dirige il personale scientifico, tecnico ed amministrativo assegnato alla struttura;
7. provvede alla selezione e alla formazione delle risorse umane al fine di una adeguata copertura di tutti i ruoli fondamentali in conformità agli standard museali;
8. provvede alla gestione delle risorse finanziarie assegnate al centro di costo;
9. individua le strategie di reperimento delle risorse economiche necessarie;
10. coordina le attività di informazione, di promozione e di comunicazione al pubblico;
11. coordina gli interventi necessari per garantire l’adeguatezza degli ambienti, delle strutture e degli impianti;
12. sovrintende alla conservazione, all’ordinamento, all’esposizione, allo studio del patrimonio, alle attività didattiche ed educative, coordinando l’operato degli addetti a tali funzioni;
13. assicura la tenuta e l’aggiornamento degli inventari e della catalogazione;
14. sovrintende alla gestione scientifica del Museo e alla formazione di piani di ricerca e studio, di concerto con la competente Soprintendenza;
15. dà il parere per il prestito e il deposito delle opere e sovrintende alle relative procedure;
16. cura i rapporti con Soprintendenze, Istituto dei Beni Artistici Culturali e Naturali della Regione Emilia-Romagna, Regione, Musei;
17. regola la consultazione dei materiali artistici e autorizza l’accesso ai depositi;
18. rilascia permessi per studi e riproduzioni, nel rispetto delle normative vigenti.

Il Direttore può delegare una parte di tali compiti ad altri soggetti dotati della necessaria professionalità (conservatore ecc.).

Per le modalità di nomina e revoca del Direttore si richiamano le disposizioni generali vigenti nell’Ente in tema di incarichi di responsabilità.

Art. 6 – CONSERVAZIONE E CURA DELLE COLLEZIONI E DEL PATRIMONIO MUSEALE

Per la conservazione e la cura del patrimonio e delle collezioni il Museo fa ricorso a professionalità adeguate con riferimento alle attività di ordinamento, cura ed incremento del patrimonio museale, alla inventariazione e catalogazione dei materiali, all’individuazione dei percorsi espositivi e degli allestimenti, alla documentazione e ricerca. Al fine di garantire l’espletamento di questa funzione in modo efficiente e continuativo, è prevista una specifica figura professionale denominata Conservatore; ad esso vengono affidate le attività di conservazione, documentazione, gestione e valorizzazione delle collezioni del Museo, in accordo con il Direttore.
Egli in particolare:
1. collabora con il Direttore alla definizione dell’identità e della missione stessa del Museo;
2. programma e coordina le attività di inventariazione e catalogazione delle collezioni secondo gli standard nazionali e regionali, relazionandosi con gli enti competenti;
3. contribuisce all’aggiornamento della metodologia, degli standard e degli strumenti di catalogazione adottati dal Museo attraverso l’utilizzo di tecnologie informatiche e telematiche;
4. predispone in accordo con il Direttore i piani di manutenzione ordinaria, di conservazione e di restauro;
5. coadiuva il Direttore nella predisposizione dei programmi;
6. partecipa ai programmi per l’incremento delle collezioni;
7. segue l’iter inerente al trasferimento delle opere, all’esterno e all’interno del Museo;
8. assicura le attività di studio e di ricerca scientifica, in collaborazione con il Direttore;
9. contribuisce ad elaborare i criteri e i progetti di esposizione delle raccolte;
10. collabora alla valorizzazione delle collezioni attraverso le attività culturali, educative e di divulgazione scientifica;
11. coadiuva il Direttore nella progettazione e nel coordinamento delle attività relative alle esposizioni temporanee e di editoria del Museo;
12. coadiuva il Direttore nella cura, nella progettazione scientifica nonché nella realizzazione di mostre temporanee;
13. verifica e controlla i progetti di allestimento delle mostre temporanee;
14. cura i cataloghi e le pubblicazioni relativi alle esposizioni da lui progettate e contribuisce alle pubblicazioni correlate alla comunicazione, promozione e pubblicizzazione dell’evento di cui è responsabile;
15. collabora alla progettazione delle attività didattiche e educative e degli eventi collaterali connessi alle esposizioni.

L’incarico di Conservatore, qualora non possa essere individuato all’interno dell’organico dell’Ente, è affidato ad una figura professionale esterna, specializzata in materia, con atto che ne specifichi funzioni e responsabilità. La figura professionale di Conservatore può essere condivisa da più musei tramite gestione associata.

Art. 7 – SERVIZI EDUCATIVI E DIDATTICI

Per i servizi educativi il Museo fa ricorso a professionalità adeguate, con riferimento alla definizione dei programmi, alle attività di elaborazione e coordinamento dei progetti didattici, alla cura dei rapporti con il mondo della scuola e con altri soggetti cui è rivolta l’offerta educativa, in accordo con la Direzione.

Il Responsabile dei servizi educativi in particolare:
1. collabora con il Direttore e il Curatore alla definizione dell’identità e della missione del Museo, dei progetti di ricerca e nell’organizzazione espositiva delle collezioni, per valorizzarne la componente educativo-didattica;
2. sviluppa e coordina i servizi educativi, predisponendo attività a favore dell’educazione permanente e ricorrente;
3. progetta e coordina attività, percorsi e laboratori didattici in relazione alle esposizioni permanenti e temporanee;
4. elabora una proposta di piano delle attività didattiche, in relazione alle potenzialità, all’utenza e alle risorse disponibili del Museo;
5. analizza le caratteristiche e i bisogni dell’utenza reale e potenziale del Museo attraverso ricerche mirate e indagini statistiche;
6. favorisce l’accessibilità fisica, culturale, sensoriale ed economica alle attività educative da parte dei diversi pubblici;
7. individua le tecniche e gli strumenti di comunicazione più opportuni;
8. coordina le attività degli operatori e di altre figure nell’ambito del servizio;
9. progetta e coordina le attività di formazione e di aggiornamento per gli operatori educativi;
10. elabora e coordina la realizzazione di materiali didattici funzionali alle attività programmate;
11. predispone strumenti per documentare, per verificare e per valutare le attività realizzate.

La responsabilità dei servizi educativi può essere affidata a personale specializzato interno oppure all’esterno, sulla base di un apposito contratto di servizio nel quale vengono precisate le mansioni e le responsabilità del soggetto incaricato. La figura professionale di Responsabile dei servizi educativi può essere condivisa da più musei in gestione associata.

Art. 8 – SORVEGLIANZA, CUSTODIA E ACCOGLIENZA

Al fine di garantire un efficiente servizio relativamente all’accoglienza dei visitatori, alla sorveglianza e alla custodia degli ambienti espositivi, di conservazione e delle aree di pertinenza del Museo, si possono assegnare tali compiti al personale interno oppure all’esterno, sulla base di un apposito contratto di servizio, nel quale vengono esplicitamente dichiarate le mansioni e le responsabilità del soggetto incaricato.

In particolare, il soggetto incaricato:
1. assicura l’apertura e la chiusura del Museo e delle sue strutture pertinenti nel rispetto delle norme;
2. garantisce la sorveglianza degli ambienti e del patrimonio museale;
3. segnala eventuali cambiamenti ambientali e dello stato di conservazione delle opere;
4. collabora a garantire il corretto posizionamento delle strutture informative, di supporto e di protezione delle opere, curandone la periodica manutenzione;
5. cura il corretto funzionamento dei dispositivi e degli impianti audiovisivi;
6. segue gli interventi tecnici affidati in esterno relativamente alla manutenzione degli impianti elettrici, termoidraulici e telefonici, e alle attività di giardinaggio e di gestione differenziata dei rifiuti;
7. controlla e comunica al Direttore eventuali disfunzioni nei dispositivi di sicurezza, antintrusione, antincendio e di monitoraggio microclimatico ambientale;
8. cura la pulizia dei locali, dei materiali e delle suppellettili in uso;
9. assicura l’ordinaria pulizia delle opere esposte sulla base delle indicazioni e dei piani forniti dal Conservatore del Museo;
10. assicura un corretto e ordinato deposito delle opere all’interno dei magazzini del Museo;
11. cura la movimentazione interna di opere e materiali;
12. assicura, in caso di situazioni di emergenza, i primi interventi ed avvisa il Direttore e, se necessario, le autorità competenti;
13. assicura il rispetto del regolamento del Museo e delle disposizioni di sicurezza;
14. accoglie i visitatori, regolandone l’accesso alle sale per garantire la migliore fruizione del patrimonio museale;
15. interpreta le esigenze di informazione delle diverse fasce di utenza;
16. fornisce informazioni essenziali su percorsi, opere, servizi e attività del Museo;
17. fa da tramite tra il pubblico e i responsabili del Museo per informazioni più specifiche;
18. osserva e segnala al Direttore le esigenze e le eventuali difficoltà dei visitatori;
19. coadiuva il Direttore al controllo e al monitoraggio della qualità dei servizi offerti al pubblico;
20. svolge le operazioni di rilascio del titolo di ingresso, di distribuzione dei materiali informativi e promozionali e di vendita delle pubblicazioni e dei cataloghi e di ogni altro materiale disponibile nel bookshop del Museo.

Ad integrazione e supporto dei servizi allestiti nel Museo, è possibile ricorrere all’inserimento di cittadini anziani o disagiati, o ad Associazioni di Volontariato, onlus e Fondazioni che ne abbiano i requisiti.

Art. 9 – PROGRAMMAZIONE E RISORSE FINANZIARIE

L’attività del Museo è definita sulla base dei documenti di programmazione dell’Ente, approvati dagli organi di governo su proposta del Direttore. Nei limiti della disponibilità di bilancio, sono assicurate al Museo le risorse economiche e finanziarie adeguate a garantire il rispetto degli standard minimi stabiliti per le strutture, la sicurezza, la cura delle collezioni, i servizi al pubblico.

Il Comune di Spilamberto provvede al mantenimento del Museo mediante fondi di bilancio ordinari, nonché con contributi ordinari e straordinari che potranno essere concessi dallo Stato, dalla Regione, da altri Enti pubblici, e da eventuali sponsorizzazioni di privati cittadini, enti morali, ditte, organizzazioni o associazioni che liberamente intendono sostenerlo finanziariamente.

Il bilancio dell’Ente individua le entrate specifiche che si prevede di destinare alle attività del Museo, integrandole se necessario con risorse aggiuntive. In particolare viene dato sostegno a specifici progetti, elaborati dal Direttore, per i quali possono intervenire la Comunità Europea, lo Stato, la Regione, tramite concessione di contributi, nonché altri Enti pubblici e privati anche attraverso sponsorizzazioni, al fine di meglio adeguare la programmazione alle politiche di sistema.

Le linee programmatiche relative alle azioni ed ai progetti da realizzare da parte del Museo sono presentate dal Sindaco all’interno del programma di mandato, sentita la Giunta, al Consiglio Comunale che partecipa alla loro definizione ed al loro adeguamento nell’ambito delle sue funzioni di organo d’indirizzo e di controllo politico-amministrativo della Città.

In attuazione alle linee strategiche di mandato, nella Relazione previsionale e programmatica vengono definiti gli indirizzi generali per il triennio, con particolare riferimento al primo esercizio; nel Piano Esecutivo di Gestione sono specificate annualmente le risorse finanziarie, umane e strumentali disponibili, nonché gli obiettivi specifici da raggiungere.

Gli organi gestionali provvedono alla realizzazione delle attività programmate in conformità alle norme di contabilità previste dall’ordinamento. Sono previste relazioni periodiche agli organi di governo, al fine di assicurare un corretto monitoraggio dei programmi e la continua ridefinizione degli obiettivi, in corso di esercizio e a consuntivo.

Sono adottate tutte le opportune tecniche di pianificazione e di controllo, con utilizzo di appositi indicatori di qualità. L’ente provvede ad una corretta informazione sulle politiche attuate e sulla ricaduta sociale di tali politiche (bilancio sociale).

Art. 10 – PATRIMONIO E COLLEZIONI DEL MUSEO

Il patrimonio del Museo è costituito da rinvenimenti archeologici effettuati dalla fine degli anni ‘70 del secolo scorso dal gruppo Naturalisti di Spilamberto sotto l’egida della Soprintendenza competente per l’archeologia. Rientrano in tale patrimonio collezioni di ostensione, esposte al pubblico e collezioni scientifiche, in deposito, che possono essere di proprietà statale o di proprietà comunale.

Le collezioni sono composte pertanto da reperti archeologici di proprietà statale e opere storico-artistiche di proprietà comunale riferibili a:
– Pre-protostoria: dal tardo Paleolitico Inferiore all’Età del Ferro;
– Età Romana e Tardo Antica;
– Medioevo;
– Età Moderna.

Fanno inoltre parte del patrimonio del Museo:
a) raccolte librarie e documentali;
b) stampe e incisioni, fotografie e immagini su supporti informatici;
c) attrezzature tecniche e informatiche (compreso software) e gli arredi in dotazione al Museo.

Le collezioni del Museo sono inoltre costituite da tutti i beni culturali mobili pervenuti o che perverranno a diverso titolo al Comune di Spilamberto che ne detiene la proprietà. Viene favorito l’incremento delle collezioni che può avvenire tramite acquisti, donazioni, lasciti testamentari e depositi, coerentemente con la politica e le linee guida stabilite nei documenti programmatici e/o regolamenti.

Le collezioni sono ordinate in modo che risultino, negli orari stabiliti, liberamente accessibili ai visitatori. Per quanto riguarda i depositi, l’accesso è consentito previa autorizzazione del Direttore nelle modalità definite dalla Carta dei servizi e/o da apposito regolamento, sentito il parere vincolante degli enti competenti e viene annotato su apposito registro con identificazione e sottoscrizione di ogni singolo visitatore. Il Museo garantisce anche l’accessibilità alle conoscenze scaturite dalle collezioni, anche al fine di favorire studi e ricerche.

Le decisioni sull’opportunità e le modalità di esposizione delle opere comunque acquisite spettano al Direttore e, di norma, non possono essere predeterminate negli atti di acquisizione.

Il materiale del Museo viene registrato in appositi inventari, periodicamente aggiornati, e di ogni opera è redatta la scheda di catalogazione scientifica contenente i dati previsti dalla normativa vigente. Le operazioni di carico e scarico, per le opere non immediatamente inventariabili, sono annotate su apposito registro.

Il prestito delle opere è di norma consentito, fatti salvi i motivi di conservazione e di sicurezza, tenendo conto della qualità del contesto ospitante ed è effettuato su autorizzazione del Direttore.

Art. 11 – SERVIZI AL PUBBLICO

Il Museo garantisce i servizi al pubblico, intesi come l’insieme delle condizioni e delle opportunità offerte al pubblico di accedere alle collezioni e di sviluppare con esse un rapporto proficuo e attivo, nel rispetto degli standard di qualità stabiliti dalla Regione.

Il Museo è tenuto a garantire a tutte le categorie di utenti, rimuovendo gli eventuali impedimenti, l’accesso alle collezioni e i servizi al pubblico qui di seguito elencati:
· apertura al pubblico degli spazi espositivi nelle modalità previste dagli standard e obiettivi di qualità per i musei della Regione Emilia-Romagna, con possibilità anche di prenotazione delle visite per gruppi eventualmente fuori dagli orari di apertura regolare. La Giunta Comunale stabilisce l’importo delle eventuali tariffe d’ingresso e le tipologie di visitatori che potranno usufruire di esenzioni o riduzioni;
· comunicazione sulle collezioni esposte tramite specifici sussidi alla visita (pianta con la numerazione o denominazione delle sale, indicazione evidente dei percorsi in ogni singolo ambiente, segnalazione dei servizi, pannelli descrittivi e didascalie di presentazione delle singole opere);
· visite guidate, anche in collaborazione con l’associazionismo culturale locale;
· servizi didattici ed educativi rivolti al pubblico scolastico e degli adulti;
· organizzazione di attività espositive temporanee finalizzate alla valorizzazione delle collezioni di pertinenza;
· programmazione di eventi culturali, anche in collaborazione con altri istituti culturali locali;
· realizzazione di pubblicazioni sui beni e sul contesto storico e territoriale di riferimento;
· agevolazione delle politiche di promozione turistica del territorio.

Art. 12 – CARTA DEI SERVIZI

L’azione del Museo deve svolgersi secondo criteri di qualità, semplificazione delle procedure, informazione agli utenti.

Il direttore del Museo è incaricato della redazione della Carta dei servizi che identifica, nell’ambito di quanto previsto dal presente regolamento, gli specifici servizi erogati con indicazione degli standard attesi e delle modalità di tutela dei diritti degli utenti.

Il Museo, in collaborazione con l’Istituto per i Beni Culturali della Regione Emilia Romagna, promuove le opportune ricerche per:
· acquisire elementi sul gradimento degli utenti per i servizi offerti (reclami; questionari anche on line), con riferimento al rispetto degli standard di qualità stabiliti;
· affinare gli strumenti di valutazione dell’affluenza del pubblico.

La Carta dei servizi, previa approvazione da parte della Giunta, sarà resa pubblica attraverso sistemi di accesso remoto (sito ecc) e mediante distribuzione a chiunque ne chieda copia.

Art. 13 – NORME FINALI

Per tutto quanto non espressamente previsto dal presente Regolamento, si rimanda alle norme di legge che disciplinano la materia in ambito regionale e nazionale.